L’ass. alla Cultura del Comune di Abbiategrasso, Beatrice Poggi , ha presentato la rassegna già
sperimentata con successo nel 2023 che continua nel 2024 con appuntamenti imperdibili. Una rassegna
condivisa con gli assessori all’Istruzione Marina Baietta e ai Servizi alla Persona Rosella Petrali, che
coinvolge 10 associazioni abbiatensi, scuole, insegnanti, aperta al contributo di tutti con l’obiettivo comune
di conoscere meglio e far fronte al disagio giovanile. Una rassegna quindi con lo sguardo rivolto ai giovani
e a tutti gli adulti nel loro ruolo di educatori . La Comunità Educante ha realizzato una coprogettazione tra
pubblico e privato, che ha prodotto 17 proposte di incontri, suggeriti e gestiti da realtà abbiatensi ,
eccellenze come il Teatro dei Navigli diretto da Luca Cairati che il 18 febbraio ospiterà nell’ex convento
dell’Annunciata, Arianna Scommegna, attrice talentuosissima in ‘Potevo essere io’, poi a maggio
l’affascinante spettacolo ‘Marco Polo’. Gina Boarin, anima dell’associazione La Tribù, propone
appuntamenti importantissimi, come quello del 29 gennaio con il pedagogista Daniele Novara, utili a
stimolare riflessioni sui ruoli di scuola, famiglia, amici. Un aiuto a tutti per crescere e svolgere con
consapevolezza il ruolo che gli compete. Un aiuto per affrontare l’adolescenza conflittuale , soprattutto
per genitori e insegnanti il 18 marzo con la pedagogista Laura Petrini, presso l’oratorio San Giovanni Bosco.
4 gli spettacoli proposti da Michele Fagnani del Maffeis Lab. 3 incontri con professionisti internazionali e
una festa di compleanno, per i 10 anni dell’associazione , che farà conoscere i talentuosi musicisti
abbiatensi. Ospite della rassegna anche il critico cinematografico e scrittore abbiatense Fabrizio Tassi, che il
3 maggio nella sala consiliare del Castello Visconteo accompagnerà con una lezione-spettacolo di immagini
e sequenze di film, alla scoperta di talenti che inducono il nostro sguardo allo stupore. Umane connessioni
quindi, una rete fatta di incontri non virtuali ma che richiamano il titolo ‘un mondo pieno di talenti’, per
portarci ad osservare, a dialogare soprattutto con i ragazzi e scoprire insieme la bellezza, la positività, il
talento che a volte si cela, ma è presente in ciascuno. E.G.
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