La conservazione di un paesaggio storico per lo sviluppo di un sistema agricolo contemporaneo
L’esempio del Parco del Ticino al Congresso nazionale SIEP-IALE 2024.
Magenta, 28 giugno 2024 – Il Parco del Ticino sta partecipato in questi giorni (26- 28 giugno) al Congresso Nazionale SIEP-IALE (Società Italiana di Ecologia del Paesaggio) presso la Libera Università di Bolzano -Campus di Bressanone.
Il Congresso, dal tema: “I paesaggi tradizionali e le sfide della transizione ecologica”, discute dei paesaggi tradizionali, come identificarli e censirli, quali sono i rischi che corrono oggi, qual è l’eredità che lasciano, quali sono i servizi ecosistemici che forniscono alla società, come si può conservarli, mantenerli o ripristinarli, quali sono gli spunti didattici e di educazione ambientale che vi si possono trovare.
Il contributo portato dal Parco del Ticino è sul tema “La conservazione di un paesaggio storico per lo sviluppo di un sistema agricolo contemporaneo”.
“E’ la presentazione del lavoro che l’Ente svolge da oltre 40 anni nel recupero, nella tutela e valorizzazione dei caratteri storici dei paesaggi agrari quale risorsa culturale ed economica per la costruzione, il mantenimento e lo sviluppo di paesaggi sostenibili – spiega il consigliere delegato Fabio Signorelli -. Paesaggi, quelli dei prati stabili e delle marcite, che hanno un valore storico ed identitario eccezionali ma che portano con sé valori contemporanei, quali esempi perfetti di sostenibilità”.
Quanto presentato nasce in particolare dalla proficua collaborazione in atto da anni tra i Settori Agricoltura e Paesaggio del Parco e il Politecnico di Milano.
Nel corso del congresso sono state illustrate le azioni strutturali, di divulgazione e di monitoraggio che l’Ente conduce da anni lavorando principalmente con gli agricoltori, con il supporto del mondo accademico e con il coinvolgimento delle scuole e dei cittadini.
Sono stati inoltre presentati i risultati di questa lavoro : la salvaguardia della pratica tradizionale, l’aumento della biodiversità, gestione sostenibile delle acque, il coinvolgimento responsabile degli agricoltori e degli abitanti. Risultati che sono alla base di una governance innovativa che riconosce il ruolo contemporaneo e dinamico del paesaggio storico.
Giornate di confronto, condivisioni e nuove relazioni che portano forza, nuove prospettive e nuovi obiettivi che con caparbietà il Parco persegue su queste tematiche.