Disservizi e aggressioni

comunicato stampa.

Martedì 5 novembre 2024 tutti i sindacati italiani del comparto ferroviario hanno
proclamato uno sciopero nazionale dalle 9 alle 17 in seguito all’accoltellamento di un
capotreno a Genova nella giornata di lunedì 4 novembre.
L’associazione MI.MO.AL deplora l’accaduto, solidarizza e fa i migliori auguri di
pronta guarigione al capotreno.
Al termine dello sciopero si è ripetuta la situazione che troppo spesso avviene al
termine di tutti gli scioperi del comparto e cioè la disorganizzazione e l’incapacità di
Trenord di riavviare il servizio, aumentando così per molte ore dopo le 17 i disagi e la
frustrazione dei viaggiatori. Nello specifico sulla linea Milano-Mortara-Alessandria ci
sono state 4 corse totalmente soppresse, 1 corsa partita con 72 minuti di ritardo, 2
parzialmente soppresse (di cui una con ulteriore forte ritardo). Tutto questo disagio è
stato raddoppiato dall’inesistente o non veritiera e contraddittoria comunicazione in
stazione a porta Genova e sull’App dell’impresa di trasporto.
Questa miscela esplosiva ha esacerbato gli animi dei viaggiatori, già duramente
provati non solo da questa giornata ma anche da quelle precedenti con disservizi.
Decine di viaggiatori esasperati dalla situazione hanno tentato di aggredire
macchinisti e capitreno sputandogli contro, minacciandoli e augurando loro di essere
accoltellati come il loro collega il giorno precedente, lanciando anche oggetti contro i
convogli in sosta. I viaggiatori sono esasperati e hanno ragione di esserlo però non
sono giustificabili atti di violenza anche di gruppo contro persone che stanno
lavorando; Il personale mobile di Trenord affronta gli stessi disagi dei viaggiatori
(questo bisogna capirlo quanto prima) e quindi non è responsabile dei disservizi,
tutta la comprensibile (ma non giustificabile) rabbia dei viaggiatori sarebbe molto più
utile se fosse stata indirizzata nel chiedere le dimissioni dei vertici di Trenord e nel
protestare sotto regione Lombardia.
I viaggiatori per ottenere qualche risultato devono rivolgersi alle associazioni come
MI.MO.AL e ai comitati dei viaggiatori, gli unici soggetti che combattono per il
miglioramento del servizio. Se si dà forza a loro si potrà ottenere qualche risultato
altrimenti le proteste sui social, la violenza verbale e fisica oltre a non portare
nessun risultato squalificherà le richieste di miglioramento che faticosamente si
stanno portando avanti nei confronti di regione Lombardia, Trenord e RFI.
Ci permettiamo di dare un consiglio alle organizzazioni sindacali: i motivi degli
scioperi devono essere comunicati chiaramente all’utenza anche facendo
volantinaggi nelle stazioni e a bordo treno: sarebbe una mossa sfidante per tutti.